Rigore é quando arbitro fischia

Rigore è quando arbitro fischia diceva Boscov, ma un rigore come quello fischiato oggi, dall’ arbitro di Udinese Roma che pur essendo coperto dai giocatori era così sicuro di un tocco di mano, che non si capisce come abbia fatto a vedere, da non andare nemmeno a guardare la Var, avrebbe fatto infuriare chiunque. Ma partiamo dall’inizio Cioffi sceglie Iaialo e Marengo, autore di un’ottima prestazione e di un quasi gol, per il centrocampo anti Roma, la squadra aggredisce i giallorossi che per buona parte della gara vengono sovrastati dai bianconeri. l’Udinese spreca passa in vantaggio e continua a sprecare occasioni, ma una piccola Roma non riesce ad impensierire nessun modo i bianconeri. Se Mourinho è lo special one, oggi Cioffi può tranquillamente essere lo special two perché ai punti oggi l’Udinese ha stravinto. Questa però non è la boxe, nel calcio vince che segna di più e Come spesso accade l’Udinese non lo ha fatto, lo avrebbe meritato sia chiaro ma questo non fa classifica. È vero prima della gara tutti avrebbero firmato per un pareggio contro i lupacchiotti ma per come è andata resta l’amaro in bocca di 2 punti buttati con l’aiuto dell’arbitro. Sì è vero le gare bisogna chiuderle, ma credo che nello sport le regole siano abbastanza chiare, e non capisco come mai, se un bianco e nero cade in area tutti i commentatori sportivi sono pronti a dire che il contatto era troppo veniale per dare rigore, perché nel nuovo regolamento anche su rigore c’è la discrezionalità dell’arbitro, quando invece qualcuno, in qualche modo, sembra aver fatto un fallo di mano che nemmeno si vede è per tutti rigore nettissimo, contro l’Udinese ovviamente. Forse bisognerebbe parlare più di campo, ma nel calcio di oggi dove si pretende che i difensori giochino con le mani dietro al sedere, un calcio in cui vengono annullati gol per fuorigioco di un paio di centimetri e poi non se ne vedono alcuni di un metro, Cioffi è giustamente felice per la prestazione, si tiene volentieri anche il punto amaro, fiero di aver virtualmente battuto un suo idolo e lo capisco, non è colpa di Mourinho che personalmente ammiro, se accadono certe cose, ma oggi il gesto delle manette avrebbe dovuto farlo qualcun altro.