UDINESE SENZA FRENI
L’Udinese scende in campo al Friuli, consapevole di aver gettato due punti a casa del diavolo ma che giocando così, magari senza gesti scellerati, al Sassuolo potrà rendere la vita difficile. Gotti propone l’attacco pesante, con Llorente che spizza sbraccia fà gioco e gol da punta vera su una palla col contagiri di Molina che è sicuramente un gioiellino da sgrezzare e coccolare, sull’ altra fascia tocca a Larsen riprendersi la scena dopo il fattaccio e fà l’ impossibile per riuscirci dannandosi l’anima ancor di più di quanto faccia normalmente. L’Udinese è compatta ma il Sassuolo fà la partita gioca in velocità Bernardi è una spina nel fianco. De Paul è stanco, fa sempre il suo non è il solito ma i suoi lampi arrivano lo sa la traversa che Consigli stà ancora ringraziando. Arslan, fin che ne hà, è sempre li nel mezzo e recupera decine di palloni, influenzando anche il collega di reparto Walace che oggi sembra quasi un calciatore di serie A. C’è l’impressione che il Sassuolo possa riprenderla, l’Udinese potrebbe radoppiare su rigore prima dato e poi tolto, e sarà questo o sarà che con Forestieri come capo ultrà, la panchina dell’ Udinese ricorda la Nord ma Don Rodrigo si riaccende, affiancato da un Larsen inesauribile e dal Tucu che su un passaggio magia del Diez la piazza per il 2 a 0. Tenuta fisica strepitosa, ordine, compattezza, per una squadra che finalmente è gruppo che fa calcio. Gotti, col gruppo spagnolo che fà da spina dorsale, nelle ultime 8 partite ha subito 6 gol di cui 3 su rigore, vincendo 4 volte nelle ultime 7 partite e perdendo una sola volta nelle ultime 9. Speriamo regga Bram perchè da quando c’è lui, la fase difensiva sembra quella dello Special One dove tutti facevano tutto e ci riuscivano bene come ora fà l’Udinese che senza freni sfoga la sua rabbia e vince alla grande.