UDIN&JAZZ – Di scena il trio REIJSEGER, FRAANJE e SYLLA e il progetto JUJU SOUNDS di SILVIA BOLOGNESI

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Prosegue senza sosta il programma della 26° edizione di Udin&Jazz, fra i più rilevanti festival internazionali di jazz da sempre organizzato da Euritmica, che ha visto nei giorni scorsi alcune punte di altissimo livello musicale e culturale con le applauditissime esibizioni di Paolo Fresu e Omar Sosa, Pat Metheny e della neonata Udin&Jazz Big Band con Soweto Kinch, con migliaia di persone ad applaudirla domenica sotto la Loggia del Lionello. Ma veniamo ai prossimi appuntamenti in programma domani, martedì 21 giugno, Festa della Musica Europea. Culmine della giornata sarà l’esibizione del funambolico trio del compositore Reijseger, Fraanje e Sylla, alle 21.00 in Corte Palazzo Morpurgo (biglietti in vendita su VivaTicket e dalle 19:00 in Corte Morpurgo), stessa location, ma alle 18.30 per lo spettacolo JuJu Sounds – “Protection Sounds”, nuovo progetto della contrabbassista Silvia Bolognesi (ingresso libero). Tutto il programma di Udin&Jazz su www.euritmica.it.

Non solo concerti nella giornata di domani: in programma anche il workshop di teatro “Lettera 22, bellezza è utopia”, alle 16.30 al Teatro Palamostre (ingresso libero). L’evento, curato da Fabio Turchini e Rolando Lucchi in collaborazione con Eupragma, è incentrato sulla figura dell’imprenditore Adriano Olivetti e la sua visione utopistica della gestione d’impresa. Lo spettacolo è una mini-pièce teatrale con interventi musicali dal vivo dei Diapason Sax Connection, della Scuola Musicale Il Diapason di Trento, diretti da Marco Milelli, alla batteria Giovanni Principe e con la partecipazione degli attori Enzo Giraldo e Giuliano Bonanni. Interverranno al workshop l’arch. Gabriele Centazzo, imprenditore, designer Valcucine spa, Don Pierluigi Di Piazza, direttore della Comunità di accoglienza don E. Balducci di Zugliano e l’ing. Alberto Felice De Toni, Magnifico Rettore dell’Università di Udine.

Ernst Reijseger è un compositore abituato a muoversi nella musica in totale libertà. Lo dimostra in trio con il pianista olandese Harmen Fraanje e il cantante e polistrumentista africano Mola Sylla. L’accostamento, sulla carta, sembrerebbe fra i più improbabili: da una parte un violoncello e un pianoforte, strumenti intrisi della tradizione colta europea, dall’altra una voce e il canto dello xalam (liuto), del Kongoma e della M’bira (due delle infinite varianti africane della famiglia dei lamellofoni), eredità della tradizione Wolof del Senegal. Il risultato è una musica che travalica tutti gli steccati stilistici, tra estatiche sequenze circolari, pescando dal jazz, dalla musica africana, dalla musica classica, fondendoli in un ibrido che è molto più della somma delle sue parti. Ernst Reijseger è violoncellista, compositore (sue alcune delle splendide colonne sonore dei film di Werner Herzog) e un performer dallo spirito geniale e irrequieto. È tra i pionieri dell’introduzione del violoncello in ambito jazz che a volte suona come una chitarra “tenendolo in orizzontale, perché in questo modo è possibile applicare tecniche chitarristiche, come il barré, che permettono di dare alla musica le direzioni più diverse”.

Il quartetto Ju Ju Sounds è il nuovo progetto della contrabbassista compositrice Silvia Bolognesi, formazione con la quale realizza Protection Sounds”, ultimo titolo per la propria etichetta Fonterossa Records. Al di là del significato del termine Ju Ju, di origine africana (o francese), con tutti i suoi rimandi misteriosi alle pratiche della stregoneria, a valori spirituali e pratiche pagane, il viaggio musicale, esteticamente rigoroso di Protection Sounds, sempre aperto alle visioni sonore dei quattro, traccia un ponte ideale con le radici della musica afroamericana. I quattro di Ju Ju Sounds sviluppano un percorso, una lettura che fonde le forme espressive delle origini in un contesto contemporaneo di grande fascino. Il banjo di Paolo Botti e le ance di Achille Succi ne rappresentano le due facce speculari. Da par suo, la Bolognesi con Andrea Melani garantiscono quel substrato di tensioni ritmiche che da spessore alla musica.

Udin&Jazz è organizzato dall’Associazione Culturale Euritmica, presieduta dal direttore artistico Giancarlo Velliscig, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, i Comuni di Udine e Cervignano del Friuli, la Fondazione CRUP, Reale Mutua Assicurazioni e Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia