BRESCIA UDINESE 1 – 1: QUESTIONE DI PUNTEGGIATURA

Inizio subito col porre l’accento sulla prestazione dell’Udinese che, come nelle precedenti quattro, è di tutto rispetto.
Anzi possiamo dire che se avessimo segnato tre goal a partita, ora tutti parlerebbero di una delle compagini che esprime il miglior calcio. Cosa non da poco visto il tasso tecnico generale che non è proprio quello del Barcellona.
Al secondo minuto infatti andiamo già vicinissimi al vantaggio, con un tiro di Lasagna che centra la traversa. Non è che possiamo dare colpe alla sorte, è proprio Kl15 che è un apostrofo rosa fra le parole “non” ed “entra”. Dovrebbero vietargli di tirare (scherzo capitano, statisticamente il prossimo dovrebbe entrare). Uno che pare non voler tirare è Okaka, lui vuole solo fare a spallate, della palla può fare a meno.
Così come Gotti fa a meno di Mandragora preferendo Jajalo e accorgendosi poi del punto interrogativo che tale scelta implica, si corregge fra il primo ed il secondo tempo. Mandragora è il trait d’union fra difesa e attacco, non schierarlo è un grave errore grammaticale. Così come non si può prescindere dalla furia di Fofana, che ha imparato a tirare nella stessa scuola calcio di Lasagna, quella dove bisognava cercare di lanciare la palla su Vega. E Goldrake muto.
I puntini di sospensione ce li mettono i tre difensori, caparbi e attenti ma che a turno una distrazione la compiono. Ci mancherebbe, fossero perfetti giocherebbero in Premier (ogni riferimento al Watford è casuale). Oggi tocca a De Maio. I laterali fanno il loro dovere. Il goal del Brescia, in fondo, è solo una parentesi da dimenticare in una partita ben studiata e ben giocata. Così come da dimenticare è l’incertezza di Musso che in qualche modo sta cercando di apparire più normale di quanto avremmo voluto credere. Per fortuna che De Paul è un punto esclamativo e che ci portiamo a casa un punto. Adesso il Lecce del fenomeno Barak e la Sampdoria del sempreverde Quagliarella, si stanno avvicinando minacciose.
Cosa abbiamo imparato? Nulla che non sapessimo già, solo un piccolo ripasso sulla punteggiatura.