ARGENTINI DI RIGORE…

Simpaticamente d’ora in poi chiederemo esplicitamente quanti punti debba fare l’Udinese non più esclusivamente quando si troverà con l’acqua alla gola, ma più spesso; questo per ottenere prestazioni convincenti e fornire maggiori e non isolate soddisfazioni ad una Tifoseria Unica, che da marzo non vedeva vincere la propria squadra per due turni di seguito. Rinvigoriti dai tre punti ottenuti dalla trasferta di Reggio Emilia, nel turno infrasettimanale contro il Sassuolo, ieri gli uomini di Mr Delneri attendevano al Friuli Dacia Arena quell’Atalanta che ha meritatamente preso il posto dei friulani in quella “speciale” classifica riferita alle “provinciali”. Il primo tempo e’ stato di sofferenza, con gli ospiti che al 29′ con Kurtic si portavano, tutto sommato, meritatamente in vantaggio ma i bianconeri non si disunivano e verso la fine del primo tempo riuscivano a mettere i brividi agli orobici con De Paul che, ottimamente lanciato da Fofana, non riusciva a trafiggere Berisha in disperata uscita. All’ultimo giro di lancetta ecco il primo episodio che probabilmente ha iniziato a “spostare” il match verso la sponda dei padroni di casa. Su un cross dalla destra di Larsen, un braccio troppo largo di Spinazzola in area, induceva l’ottimo Rocchi ad assegnare la massima punizione a favore dell’Udinese; dal dischetto ci pensava De Paul, con un tiro forte ed angolato, a mandare le due squadre in parità al termine della prima frazione.

Nella ripresa, dopo una ventina di minuti abbastanza equilibrati, ma con la sensazione che i nostri stessero meglio dei nerazzurri, ecco che Barak, con un tiro dal limite, molto simile a quello vincente siglato mercoledì scorso, permetteva ai suoi di mettere la freccia. Lo stadio era in tripudio anche perché, magari solo a sprazzi, finalmente si cominciava a rivedere la squadra fisica, tonica e aggressiva che l’anno scorso ci aveva in qualche occasione addirittura entusiasmati. Come nella passata stagione, la differenza in graduatoria tra le due contendenti non risultava così rimarcata e questo deve farci riflettere tutti sulla discreta qualità della rosa (personalmente ho più volte ripetuto la “storia” dei “famosi” 50 punti o giù di lì) e quindi il “surreale” 2 a 6 di domenica scorsa quanto l’aver sconfitto la “Dea europea” possono essere i due “estremi” di una squadra appunto da 8′-12′ posto. Questo anche perché la meritata vittoria di ieri poteva essere “tranquillamente” un pareggio se il “friulano” Cristante non si fosse fatto ipnotizzare dal quasi quarantenne Bizzarri che gli respingeva, a 7 minuti dal termine, un altro rigore, questa volta concesso agli ospiti dall’arbitro fiorentino, per una trattenuta di Maxi Lopez in area ai danni dello stesso numero 4 bergamasco.

Un argentino segna, un argentino para; questo in sintesi il senso della gara che porta i nostri, in soli 5 giorni, a raddoppiare i punti in classifica stabilendosi sicuramente in acque più tranquille prima di dover affrontare domenica prossima l’insidiosissima ma appetitosa trasferta all’Olimpico dove andremo a fare visita ad una Lazio fino ad oggi straripante.

 

Paolo Matrecano